Apparso in giro per Leuca un Volantino a Firma “Comitato Castrignano a Capo” sull argomento del piano coste :
Volantino Castrignano a Capo
DOPO QUELLO AL “MARCHIELLO”, UN ALTRO STABILIMENTO BALNEARE
SOTTO I PONTI DELLO “SCALO” ED UN ALTRO ANCORA ALLA “ FONTE” ..
–
Sembra incredibile ma è così.
Avevamo visto bene . Non sarà un’estate tranquilla. Se vogliamo che ci resti qualche brandello di Leuca, prima
della svendita finale, allora dobbiamo tutti, aprire entrambe gli occhi. Ha cominciato a farlo, da tempo e con
passione, l’associazione Uniti per Leuca ,con un crescendo di iniziative messe in campo per la tutela della
marina. Ma ha incontrato sempre ostruzionismo da parte dell’amministrazione e dei dirigenti comunali e però
prima o poi ne verranno a capo e si vedranno i guasti. Proprio come per il Piano delle Coste. Taciuto,
nascosto. Senza enfasi, taciuto. E ce n’era motivo. Forse.
Nella disattenzione generale stava per passare inosservato un capolavoro di arretratezza, speriamo l’ultimo di
questi amministratori, non informati sul significato della frase “ tutela dell’ambiente”.
Ci erano quasi riusciti ed alcuni, forse, si stavano già godendo il successo per i tanti e nuovi insediamenti sulle
coste che erano riusciti a garantire. Se li interrogate uno per uno, anche I più agguerriti della maggioranza (e
la minoranza???), giureranno che loro non sapevano niente. Ma quale Stabilimento sotto i ponti dello
Scalo???? Ma no è.. Impossibile, vi diranno. Lo Scalo, il luogo più frequentato dalle famiglie e dai
bambini??? Che accadrà con il Piano delle Coste? Che tutti per accedere allo Scalo dovranno pagare per
acquistare una sdraio ed un ombrellone per il fresco. Ma quale fresco?? sotto il fresco dei ponti?? E poi ancora
un altro stabilimento nei pressi della Fonte. Poco dopo lo scalo, sulla salita .
Ma guardate il mare in tempesta che ne fa degli stabilimenti, allo Scalo o alla Fonte.
Ma che dite, non è vero??? Non è colpa nostra diranno. E’ solo un giudice che lo impone con una sentenza.
Proprio come lo stabilimento al Marchiello e proprio come in quel caso stanno per acconsentire. Non possono
fare disparità!!! Uguaglianza per tutti. E infatti loro sono ugualmente deboli con tutti quando serve. Giurano di
non sapere niente e di non aver visto mai in questi 4 anni il Piano Coste. Ma ne parlano sempre. Da mesi, si
riempiono la bocca, in strada, nei consigli, nelle piazze, ma non lo conoscono, non leggono, non studiano, non
si applicano. Scansano la fatica appunto. E ne combinano una dietro l’altra. L’Amministrazione della
trasparenza e dell’informazione “violate”, la stessa Amministrazione che, a tavolino, con regole e bandi
astrusi partorisce e benedice come sue creature i Consorzi che ogni anno promuove, introducendo essa
stessa nuovi monopoli e nuovi privilegi, non ha fatto molto perchè il Piano coste venisse distribuito o divulgato
come richiesto. Quasi ci sono riusciti a tenere tutti al buio. Sindaco,assessori, consiglieri delegati, minoranza.
Ma dove erano??? Tutti a guardare altrove mentre il Piano delle coste si disegnava da solo??? Ma che
strano.. Nessuno assessore ha interessi allora??? Nessun consigliere ha infilato una sua personale amicizia
per nuovi lidi, per nuovi mostri del tipo misto stabilimenti-ristoranti-discoteche-boutique. La nuova moda
del secolo. Mentre gli occhi dei più sono rivolti al Marchiello (e meno male che è stato posto il problema)
qui si sta terremotando tutta la costa dalla Pro-Loco sino a Felloniche. Un accozzaglia di scelte dannose,
figlie di analisi viziate in partenza.. Il desiderio di utilizzare il massimo di ciò che le norme consentono in
generale . Criteri e percentuali valide, forse, per gli sconfinati e piatti litorali sabbiosi di Riccione e Rimini, forse
di Gallipoli e o diluoghi oramai di scarso pregio ambientale, ma non validi per Leuca, unica nel suo genere.
Il più importante obbiettivo previsto dal Piano Regionale delle coste, era ed è quello di salvaguardare e
tutelare il territorio costiero, dando ai comuni la possibilità e l’obbligo di redigere i più dettagliati e specifici
Piani comunali delle coste. E qui invece??? Hanno coperto la scogliera impraticabile nei punti più impervi ed
acclivi con fantomatiche spiagge attrezzate. Per chi ??? Hanno inserito stabilimenti ovunque potevano, lungo
una costa unica e poi, per lasciarsi altri serbatoi di possibilità per lo scambio futuro ( da spiaggia a
stabilimento), tante altre macchie gialle. La corsa ad utilizzare ogni bagnarola e ogni scoglio con inguardabili
pedane, cabine e altri cessi in vista, deve essere arrestata.
LEUCA PUO ‘ RESPIRARE ANCORA E ILSERENO PUO’ RITORNARE, NONOSTANTE LORO.
Ora che la coscienza urbanistica è progredita, modificando i concetti di utilizzo del territorio
introducendo il risparmio delle coste, la coscienza civica deve potersi adeguare.
Noi scegliamo e vogliamo la riduzione al minimo di tutte le percentuali introdotte . Altro che il 40% e il 60% di
suoli occupati. Potremmo forse accettare un massimo del 10% di stabilimenti, compreso quelli esistenti ( ma
solo se destinati alla balneazione) e niente più.
Questo vogliamo, insieme alla sospensione dell’ iter di approvazione dell’attuale Piano coste. Lo abbiamo
chiesto all’amministrazione da giorni. Non hanno molto tempo ormai. Decidano o rinuncino.
Comitato cittadino
“Castrignano a Capo”